Week end Federale turbolento ma costruttivo
Come annunciato i tecnici del football americano, o per lo meno una parte di essi si sono trovati sabato. In un clima di grande armonia si sono confrontate idee e progetti trovandoci fondamentalmente di accordo su tutto. Non ci sono state nomine, in quanto si è ritenuto più corretto che solo dopo le elezioni federali si procedesse a delle elezioni vere e proprie, e si è soprasseduto su proposte di cambiamento regolamentare non essendoci i tempi tecnici per procedere in tal senso. Devo inoltre dire che mi ha fatto un grande piacere rivedere dopo l’incontro al SuperBowl di Roma Marcello Lo Prencipe, l’uomo che accompagnò Beneck nel famoso incontro al Manin tra la LIF, Lega Italiana Football, e l’AIFA , che sancì l’unione sotto l’AIFA di tutto il football. Qualche acciacco in più ma la stessa passione. Altro ritorno gradito quello di Sergio Angona, anch’esso presente, per la verità già alla All Stars aveva affiancato i coach di allora, e di Brena padre e figlio assieme agli amici di Novara. Confronto franco, ognuno ha portato il proprio contributo e dopo una breve analisi si è individuato quale strada sarà da prendere nel caso sarà confermata l’attuale dirigenza e l’attuale programma dopo le elezioni.
Domenica presenti fisicamente o per delega quasi tutte le squadre, il Presidente ha deciso di rinviare le lezioni sia per alcuni vizi di forma sulle convocazioni, sia per permettere ad alcune nuove squadre che hanno chiesto di entrare e lui vorrebbe coinvolgere nel voto, sia per la richiesta del CONI di poter mandare degli osservatori a seguire le operazioni di voto, richiesta ovviamente accolta con molto piacere. Dopo una relazione del Presidente che ha elencato tutto quanto svolto dalla Federazione, precisando che si scrive federazione e si legge troppo poche persone operative, ha illustrato gli ultimi avvenimenti, tra i quali spicca l’ennesimo incontro con alcuni dirigenti di FIDAF che avevano chiesto, a titolo personale di incontrarlo, per precisargli che erano d’accordo su tutta la nostra politica, sicuramente perfettibile ma sulla strada giusta. Si è poi acceso un dibattito franco e in alcuni momenti a muso duro tra i rappresentanti degli arbitri ed il Presidente. Contrasto generato da frasi poco felici, o per lo meno male espresse e da una sostanziale pigrizia nello scrivere. Infatti gli arbitri sono arrivati solo domenica con un documento propositivo scritto, documento che gli era stato sollecitato molto tempo prima, cosi l’assemblea anziché ratificare quanto concordato precedentemente tra il Presidente e il rappresentante degli arbitri si è trovata a discutere l’inizio di una trattativa che appariva utile, ma sicuramente tardiva visto l’imminente inizio del campionato giovanile. Alla fine ha prevalso il buon senso messo in campo da tutte le componenti presenti e entro domani sarà elaborato a cura del consigliere Lelio De Nicolò e del rappresentante degli arbitri Maurizio Patalani un accordo scritto che tutelerà tutti nel migliore dei modi. Molta soddisfazione ha poi destato la notizia che circa venticinque arbitri che erano rimasti fermi, abbiano deciso di chiedere l’iscrizione al C.A. di FIF . Siamo contenti non solo perché ovviamente più arbitri alleggeriscono il lavoro faticoso che si sono dovuti sobbarcare l’anno scorso quelli che erano rimasti, ma soprattutto perché la passione dimostrata anche da quelli che erano rimasti fermi, non poteva rimanere mortificata. Se tutti continueranno a remare nella stessa direzione e cercando di andare a tempo, credo che riusciremo a navigare serenamente verso nuovi fasti. Ovviamente ognuno dovrà essere pronto a fare un passo indietro per far fare un passo avanti al solo Football, ma ci è sembrato di vedere la scintilla giusta negli occhi di tutti. Particolare piacere mi ha fatto incontrare uno dei miei più polemici interlocutori che ho trovato spinto, non da spirito polemico fine a se stesso, ma da reali convinzioni.
Inutile riaprire qui vecchie polemiche, ma quando non esiste malafede e si condividono gli interessi si può discutere ma non litigare e questo è quanto spero che succeda da qui in avanti, non solo a me ma a tutto il movimento. Credo che un’altra gettata di cemento sia stata versata nelle nostre fondamenta, nella costruzione della casa di tutti, che spero presto sarà riempita.