Lavoriamo per noi per facilitare l'unione e un episodio vergognoso

Se vuoi la pace preparati alla guerra, questo ci hanno insegnato i latini. Mi aspetto quindi che FIF riunisca presto il suo nuovo C. F. in cui presenti il bilancio consuntivo, dopo averlo fatto vistare da un commercialista, elegga al suo interno un consiglio di Presidenza che renda operativo e agile il suo agire e dia immediatamente le deleghe. Dobbiamo velocemente raggiungere un accordo con gli arbitri per il prossimo campionato, contare quanti sono, se sono sufficienti per tenere bassi i costi, altrimenti incentivare subito corsi arbitri anche investendo molto, ma con la certezza che in futuro potremo avere costi accettabili. Ci serve la nomina di una commissione tecnica, di una commissione che riveda e stili un nuovo regolamento organico, che preveda una commissione che si attivi per l’organizzazione dei camp programmati e dei prossimi Bowl del Campionato, infine che si muova in fretta per i tesseramenti, magari con la creazione di un programma operativo informatico per tutte le squadre, noi ne avremmo già messo a punto uno.
Questo non vuol dire arrestare il processo di riunificazione che siamo riusciti faticosamente a mettere in moto, ma vista la forza di molti che dalla’altra parte cercano di ostacolare tale processo, siamo convinti che solo la paura di dover ancora rincorrere FIF nelle sue decisioni possa convincere i più riottosi a cercare soluzioni accettabili. Attenzione non ci dispiace che copino le molte cose che siamo riusciti a fare con pochi mezzi , anzi, ma non capiamo perché nel momento che riconoscono il nostro programma migliore lo copino anziché cercare il dialogo. Stiamo parlando del campionato in Division, in Conference non ne hanno avuto il coraggio e stavano per sfiorare la brutta figura, dell’età riportata a 21 anni, bocciando l’under 23, come da molti auspicato ecc., differenze non marginali ma sostanziali, basta solo riprendere le discussioni a sostegno delle loro tesi dell’anno scorso per dimostrare quanto fosse utile l’under 23 e quanto affascinante il tutti contro tutti in tutta Italia. Quello che ci lascia perplessi e la mancata levata di scudi dei difensori dei ragazzi che l’anno scorso ci accusarono di non tenere in debito conto l’interesse dei ragazzi, quando non volevamo, non, non farli giocare, ma non farli giocare sotto l’egida FIF la finale dell’under 21. Noi abbiamo dimostrato quanto teniamo ai ragazzi organizzando la miglior finale, a detta di tutti , della storia del Football Italiano, loro hanno dimostrato la loro cattiva fede, non facendo giocare ai Doves, attenzione non ai dirigenti dei Doves, ma ai ragazzi, la loro possibilità di accedere ai Play-off. Spero che ancora una volta i ragazzi e le persone in buona fede attualmente in Fidaf tengano in debito conto i valori di ogni persona che utilizza i valori a proprio piacimento. O le regole si antepongono all’interesse dei ragazzi sempre o mai, non quando fa più o meno comodo.
Vi è un’altra vicenda a cui ho assistito e di cui mi vergogno e sulla quale volevo limitarmi a dire a quei “cazzo di ragazzi sardi” che non sono uno di quelli che va in vacanza in Sardegna, troppo cara, ma sono uno di quelli che li considera italiani a tutti gli effetti e orgoglioso che lo siano. Per loro tranquillità anche a me, che ero in tribuna è stato alzato il dito medio in faccia, non ho visto colpe loro, tali da giustificare tale comportamento, come so che non avevo colpe io nell’assistere alla partita. Ritengo vergognoso che una squadra giovanile si rifiuti di salutare l’altra a fine partita snaturando quello che è lo spirito di questo sport e mi aspetto che qualcuno chieda scusa per lo meno a loro per l’accaduto.