Una dovuta precisazione

Credo che debba fare una precisazione a scanso di equivoci. Io mi chiamo Paolo Crosti e ad oggi sono il presidente dei Rams liberamente eletto in democratiche elezioni oltre che ad esserne l’haed coach. Il sito cosi come è strutturato è stato da me fortemente voluto per informare i giocatori, gli ex giocatori e i numerosi amici che abbiamo. Quello che scrivo è il mio parere e ad oggi il parere della società che rappresento. Non ricopro nessun incarico ufficiale in FIF ne in FIDAF. Scriviamo quello che la nostra società pensa e suggeriamo quello che la nostra società vorrebbe. Chi vuole può farne tesoro, chi non condivide il nostro pensiero può non tenerne conto, ma non può dimenticare che questo è il sito dei Rams dove i Rams scrivono ciò che vogliono, stando attenti a non offendere nessuno e a non dire bugie. Se a assemblea-plenariaqualcuno non piace questo modo di agire può leggere altri siti, può farsene uno suo può comprare pagine di qualsiasi quotidiano ma non può pensare di farci tacere. Il mio punto di vista è quello di rendere partecipi il più possibile i nostri tesserati sul pensiero e sulla filosofia della nostra squadra, sia per informarli e condividere con loro le nostre scelte, sia per avvicinare chi la pensa come noi, sia per aprire un contraddittorio su chi non condivide alcune scelte pur approvando la linea generale. Questo però resta e rimane il sito dei Rams non il sito di FIF ne il sito di nessun altro. Ci piace firmarci e assumerci le nostre responsabilità per quanto affermato, negato o suggerito e condiviso. Tolleriamo il fatto che qualcuno senza chiederci il permesso faccia copia ed incolla di nostri editoriali, compatiamo chi nascondendosi dietro l’anonimato utilizza in maniera truffaldina alcune frasi dei nostri scritti estrapolandoli dal contesto e dandogli sensi diversi da quelli da noi attribuiti. Circa cinquecento persone al giorno leggono il nostro parere su i più diversi argomenti, non pretendiamo ne che li condividano tutti, ne che debbano condividere le nostre idee, che professiamo senza dare fastidio a nessuno, senza obbligare nessuno a leggerci. Ci auguriamo che chi non le condivide si limiti al massimo a non leggerci anziché tentare di sputtanarle in maniera subdola. Per farvi un esempio, il resoconto puntuale di quanto da me vissuto ad Orlando era la volontà di condividere con tutti voi le emozioni e le sensazioni che ho avuto la fortuna di vivere, su questo mio gesto si sono scatenate le più bieche illazioni. Mi si è attribuita addirittura una guerra di federazioni. Come ho più volte detto il nostro scopo non è quello di fare la guerra a nessuno, noi andiamo avanti con chiunque vuole onestamente diffondere il nostro sport con la stessa passione e dedizione che ognuno dei nostri associati dimostra. Siamo ripartiti con il primo allenamento a marzo del 2007 in sei ragazzi, ne abbiamo tesserati da allora oltre centocinquanta e attualmente contiamo una forza attiva di 83 atleti in crescita. Sicuramente avremo fatto molti errori, ma crediamo che grazie all’impegno di tutti i nostri associati abbiamo saputo ricavarci il nostro spazio in una realtà che già contava tre squadre. Abbiamo idee ambiziose e non saranno sterili critiche di anonimi che condizioneranno il nostro modo di agire e di fare. Ci spiace constatare che anche nel nostro ambiente si trovino personaggi così meschini. Era una pia illusione che il mondo del football americano potesse esserne immune. Ci spiace per loro e speriamo che comunque il nostro esempio gli dia il coraggio per imparare a non vergognarsi delle proprie idee e ad imparare a sostenerle anche se dovessero risultare scomode. Sarebbe già un primo passo per diventare degli ometti. Detto questo ribadisco che siamo a disposizione per qualsiasi delucidazione sul nostro operato, ma che siamo stufi di troppe calunnie e di false interpretazioni che vengono date al nostro operato.
Ed ora non perdiamo altro tempo e da martedì potrò finalmente tornare a condividere con voi i nostri allenamenti. Una stagione impegnativa ci aspetta e spero che sapremo esserne all’altezza.