Un passo dopo l'altro

Da più parti ci chiedono come mai la FIF dedichi tuta questa attenzione ai propri campionati giovanili? Noi crediamo che il futuro del football stia proprio nei nostri giovani e siamo estremamente in sintonia con la Federazione nel dare più spazio possibile proprio ai campionati, ed in particolare a quelli giovanili. Mai come quest’anno abbiamo assistito a partite divertenti e combattute, mai come quest’anno perfino la sorte ci ha dato una mano, lasciando all’ultima giornata le sfide decisive per la composizione della grigia dei play-off. In tutti i nostri campi abbiamo assistito a partite agonisticamente combattute, ma mai ad una discussione. Mai in un referto arbitrale è stato annotato qualche comportamento sopra le righe. Gli allenatori si sono adoperati per insegnare che in questo sport non si discute, si gioca. Mai come in FIF si è assistito alla conferma che quando lo sport è bene amministrato e i costi sono contenuti, è solo il lavoro che paga. Siamo orgogliosi di dire che tre anni fa partimmo con sei ragazzi, che il primo campionato giovanile ci prefiggemmo l’obbiettivo di segnare ad ogni squadra che avremmo incontrato, cosa che fu realizzata, pur perdendo spesso per tanti ad almeno una meta. L’anno dopo ci prefiggemmo l’obbiettivo di riuscire a vincere almeno una partita, obbiettivo anche questo raggiunto. Poi sfiorammo i play .off.Quest’anno li abbiamo conquistati. Durante questo percorso abbiamo perso elementi importanti, che hanno ritenuto di essere troppo bravi per questo gruppo, perché hanno ritenuto la dirigenza troppo ignorante per le loro conoscenze, perché hanno pensato che il mio modo di concepire il football fosse superato. Ogni ragazzo che se ne andava rappresentava per me un fallimento, perché non ero riuscito a motivarlo sufficientemente per crescere insieme agli altri, ma devo dire che malgrado il forte rammarico, non avevo tempo per deprimermi. Ad ogni defezione corrispondeva un nutrito gruppo di persone che si aggregava alla squadra, perchè condivideva quegli stessi principi che ad altri non erano piaciuti. Tutti i ragazzi oggi in squadra appartengono alla scuola dei Rams, . Nessuno è stato contattato in altre squadre o gli sono state offerti vantaggi se fosse venuto ai Rams. La squadra questa fantastica squadra, ha saputo forgiare il nostro roster ed il nostro coaching staff., arricchito quest’anno da un uomo eccezionale, prima che da un allenatore di rara intelligenza e capacità. Attento, sempre presente, con un carattere schivo, che si impone con l’esempio e la preparazione e non con urla o vessazione. Non un capo di nomina, ma un capo per merito. Si quanto stiamo conquistando sul campo nasce da un percorso lungo, non è frutto di improvvisazione. Cosi come questa federazione alla quale siamo orgogliosi di appartenere, non sta raggiungendo questi risultati in termini di crescita e di organizzazione per caso. Anch’essa ha perso parti importanti, dirigenti che hanno fatto i passi più lunghi delle gambe e che hanno preferito cambiare per non pagare i debiti, o che si sono lasciati attrarre da chimere, per altro molto costose., o che ritenevano il football un luogo di prevaricazione dove scontrarsi come bestie senza regole, e non gli è stato permesso. No, oggi un gruppo coeso sta cercando di continuare a diffondere il football, consapevole che non sarà facile, ma confortato dal fatto che i tesserati continuino ad aumentare e nuove franchigie sorgano, con la certezza che la differenza su un campo da football non la faranno i soldi, ma la volontà e l’organizzazione. Si oggi quando scenderemo in campo ricordiamoci da dove veniamo, ricordiamoci che abbiamo fatto tanta strada facendo un passo per volta, ed oggi dovremo fare un altro passo, che non sarà facile, come del resto non lo sono stati tutti quelli fatti per arrivare fino a qui. Se vinceremo oggi acquisiremo il diritto di giocare in casa la semifinale, ma cosa più importante finalizzeremo gli sforzi fin qui fatti. Dipende da noi, tante è certo ormai:”La gente come noi non molla mai”.