Ancora in ginocchio

Domenica ancora tanti giocatori della NFL si sono inginocchiati, durante l’inno, sostenendo che non è il loro gesto ad essere irrispettoso degli

degli Stati Uniti, ma la nostra interpretazione dello stesso. Sono felice che molti ora anche negli States manifestano apertamente il loro dissenso contro questa forma di protesta e fra questi, ci siano due persone a noi molto vicine: Amm. Mac Raven, ispiratore del nostro decalogo, e Mike Lodish nostro buon amico. Questa la lettera aperta che l’Ammiraglio ha scritto: “Retired Adm. Bill McRaven, the former head of U.S. Special Operations Command who commanded the raid that killed Osama bin Laden, in his role as chancellor of the University of Texas system called on U-T athletics managers to urge athletes to stand up straight, hand over heart, during the national anthem

“I spent 37 years defending freedom of speech and freedom of expression,” McRaven wrote. “Nothing is more important to this democracy. Nothing! However, while no one should be compelled to stand, they should recognize that by sitting in protest to the flag they are disrespecting everyone who sacrificed to make this country what it is today — as imperfect as it might be.”

[ An open letter to Colin Kaepernick, from a Green Beret-turned-long snapper ]

L’ammiraglio  Bill McRaven, ex capo del Comando Operazioni Speciali degli Stati Uniti che ha comandato il raid in cui fu ucciso Osama bin Laden, nel suo ruolo di Rettore dell’Università del Texas ha invitato i dirigenti dello sport ad  invitare gli atleti a stare in piedi dritti, con la mano sul  cuore, durante l’inno nazionale

“Ho passato 37 anni a difendere la libertà di parola e la libertà di espressione”, scrive McRaven. “Niente è più importante per questa

democrazia: nulla, ma se nessuno deve essere costretto a stare zitto , dovrebbero riconoscere che, sedendosi per protesta contro la bandiera, non rispettano tutti coloro che si sono sacrificati per rendere questo paese ciò che è oggi, imperfetto come potrebbe essere “.

Mike si è schierato apertamente e pubblicamente contro questa forma di protesta che anch’egli ritiene lesiva degli ideali che l’inno da sempre rappresenta ed anch’esso a riportato nel suo profilo facebook il discorso e l’opinione dell’Ammiraglio. Noi non vogliamo prendere alcuna posizione politica, non stiamo discutendo se i motivi della protesta siano giusti o no, stiamo semplicemente contestando il tipo di protesta. Crediamo che ci siano dei valori che debbano restare fuori dalle dispute e dalle contese, ed è proprio a causa della violazione di tale accordo non scritto, che si ottiene tanto clamore. Crediamo che oggi più che mai ci siano dei limiti che non debbano essere valicati, siano essi diritti o valori. Valicarli è un grosso errore e certamente, per questo, farà più notizia. Siamo già pieni di ricerche di notizie sensazionali, oggi in ogni tragedia ci si affretta a dire quanti sono i bambini morti nella convinzione che gli adulti non facciano più notizia. A furia di ingigantire e violare non si capisce più dove si dovrà arrivare per scandalizzare. Noi speriamo in un mondo che si scandalizza per un diritto violato, qualunque esso sia, pe runa morto inutile anche di un solo uomo, che non debba per forza appartenere ad una minoranza, o essere di giovane età o essere una donna incinta, perché oramai anche se solo donna non fa più notizia. L’inno rappresenta per noi uno di quei valori e vorremmo che non fosse coinvolta in nessuna disputa, vorremmo che unisse e non dividesse.