Seamen, Warriors e Ravens vincitori dei Bowl.
Milano, Bologna ed Imola le tre città rappresentate dai vincitori nei tre rispettivi Bowl di categoria giocato sullo splendido campo di Parma. Si è così chiuso l’ennesimo week end di football. Belle e combattuta la finale del campionato italiano a nove giocatori, che ha visto l’affermazione dei Ravens Imola sugli Elephants Catania, un po’ più a senso unico la finale tra Warriors e Pretoriani, quest’ultimi al primo anno di un progetto che darà nel tempo i suoi frutti, essendo al primo anno dopo la fusione di due squadre romane, mentre i Warriors sono una realtà collaudata in più, aiutati dalla numerosa presenza di sostenitori. Infine avvincente fino a quando il fiato dei Giants di Bolzano non è venuto meno la finale del Campionato Italiano che li vedeva opposti ai Seamen autori di un back to back sempre difficile. Ottima la location, stadio a misura delle nostre esigenze, con campo perfetto, forse sarebbe stato meglio da parte dell’organizzazione o almeno da parte della federazione indicare a chi avesse voluto recarsi alle partite quale uscite autostradali prendere, a dove fosse collocato lo stadio, il dare per scontato che tutta Italia sapesse dove è, non aiuta certo a portare più gente allo stadio. Un’altra cosa che risulta incomprensibile è il suono dell’inno americano, non si capisce in onore di chi. Una
volta veniva suonato in quanto gli arbitri erano americani, ed era un gesto di cortesia, ma oggi dato che finalmente possiamo schierare arbitri italiani, il nostro inno di Mameli credo che sia doveroso e sufficiente. Infine non si capisce perché i consiglieri federali debbano girare per il campo ed in prossimità delle panchine, credo che sia una fastidiosa ostentazione di io faccio ciò che voglio, che non dovrebbe essere consentita dagli arbitri. Il regolamento parla chiaramente di chi sono le persone che hanno accesso al campo, prescrive giustamente di identificare i fotografi e tutti coloro che hanno diritto ad accedere alle aree di panchina e non si capisce a che titolo alcuni consiglieri ed altri personaggi non meglio identificati, girino per il campo. La crescita di uno sport passa anche dal rispetto delle regole da parte di tutti. Congratulazioni a tutti i vincitori ed anche agli sconfitti, come scrivemmo in altre occasioni, le finali per perderle bisogna giocarle. Speriamo che sia l’ultima volta che le finali siano concentrate in un unico week end ma che ognuna abbia il suo spazio ed il suo riconoscimento.