Non saranno solo due le squadre in campo.

Sabato e in tutte le partite che giocheremo non saranno solo due le squadre in campo, ma ce ne sarà una che avrà un compito arduo e fondamentale: tutelare i giocatori nella loro sicurezza e la regolarità del gioco. Ho parlato di squadra, credo fermamente all’importanza di capire questo concetto da parte di tutti, giocatori, coach, pubblico e perfino arbitri stessi. Nel football gli arbitri sono cinque ed a volte anche sette proprio perché per svolgere la meglio il proprio compito uno non basterebbe. Ognuno dei componenti la squadra arbitrale ha un compito, delle responsabilità, una zona del campo che deve osservare, presidiare controllare. Questo presuppone una ottima condizione fisica, una grande concentrazione, grande controllo e grande controllo delle proprie emozioni per riuscire a relazionarsi sia coi giocatori che con i coach e soprattutto con gli altri arbitri in campo. Come avrete capito non c’è un arbitro più importante di un altro, ma ognuno è giudice delle sue competenze e troppo spesso coach o giocatori chiedono ad un arbitro sbagliato cose che questi non deve vedere. Se avviene per esempio un fallo sulla linea di scrimmage durante un passaggio, non si può chiedere ad un arbitro di linea, che per competenza deve seguire i ricevitori, di sanzionare presente irregolarità avvenute sulla linea, se facesse ciò vorrebbe dire che ha trascurato il suo compito principale che è quello di tutelare i ricevitori. Così come spesso si crede che se viene girata una flag sia stato un errore dell’arbitro che la ha tirata, mentre molte volte è corretto tirare la flag anche se poi questa viene girata. Poniamo il caso che l’arbitro di line a durante un passaggio veda un contatto sospetto tra ricevitore e difensore e correttamente tira la flag, tornato a riferire al referee, quello con il cappello bianco che è l’arbitro preposto alla sintesi tra arbitri ed a parlare con le panchine e a fare i segnali al pubblico, viene a sapere che il passaggio in avanti era stato effettuato oltre la linea di scrimmage, per cui un passaggio illegale. Il referee a questo punto girerà la flag tirata dal giudice di linea, non perché non ci fosse stato contatto tra il difensore e l’attaccante, ma perché una delle condizioni perché ci sia l’interferenza è che si tratti di un lancio legale, cosa che il giudice di linea non poteva vedere se era concentrato correttamente sulla traccia del ricevitore. Come avrete capito arbitrare non è cosa per tutti, solo i migliori possono ambire a farlo ed è lecito che anche loro come i giocatori abbiano il diritto di crescere e migliorarsi partita dopo partita, partendo ovviamente da un livello adeguato a questo sport. Ricordiamocelo quando assisteremo o giocheremo una partita, ricordandoci che questo non è il calcio e che la lealtà è un valore importante quanto l’abilità. Fare di tutto per giocare in modo corretto così da aiutare il lavoro della terza squadra perché tutti possano divertirsi.