Entusiasmo
“Incontenibile spinta ad agire e operare dando tutto sé stesso: lavorare con entusiasmo; partecipazione totale, gioiosa o ammirativa” Così recita il dizionario, mentre la Treccani definisce il termine così.” entusiasmo Dal gr. ἐνϑουσιασμός, der. di ἐνϑουσιάζω «essere ispirato», da ἔνϑεος, comp. di ἐν «in» e ϑεός «dio». Termine che presso i Greci indicava la condizione di chi era «invaso da una forza o furore divino» (ἔνϑεος) e si veniva quindi a trovare a diretto contatto con le forze sacre: è la condizione della profetessa di Delfi, dell’indovino, del sacerdote, ecc.” Credo che la seconda definizione renda meglio l’idea di come ci si deve approcciare al football ed in particolare ai Rams. E’ l’entusiasmo per quello che fai che rende il momento dell’allenamento sacro, perché il susseguirsi di sacrifici che questo sport richiede non sono altro che il far diventare sacro ciò che per altri può essere considerato solo un gesto atletico. Proprio per questa
sacralità chiunque faccia uso di doping nel nostro sport non ha capito nulla di questo sport. La sua bellezza sta proprio nel conquistarti giorno per giorno i tuoi miglioramenti, nell’essere l’artefice della tua crescita fisica, ma soprattutto caratteriale, proprio attraverso il sacrificio, che rende il tempo speso in allenamento, un momento magico. Quando esci dal campo alla fine di ogni allenamento in cui ti sei impegnato a dovere, la soddisfazione per tutto quello che sei riuscito a fare, fa sì che la fatica passi in secondo piano e non vedi l’ora del prossimo. Giorno dopo giorno vedi la consapevolezza dei tuoi mezzi crescere, vedi i tuoi compagni migliorarsi e non vedi l’ora del passo successivo. Ancora una volta il campo ci insegna che c’è un tempo per tutto e che un reale processo di crescita ha i suoi tempi e rispettarli è un obbligo. La pazienza ci aiuta a metabolizzare quanto facciamo e perché ciò diventi parte del nostro carattere dobbiamo rispettare i tempi di apprendimento e di esecuzione, continuando a farlo con entusiasmo. Facendo tutto ciò in una squadra impariamo a rispettare i tempi della squadra, per cui qualcuno dovrà rallentare, qualcuno dovrà andare sempre al massimo, per tenere il passo dettato dalla media della squadra, contando sull’appoggio dei compagni e sul proprio entusiasmo. Nessuno resta indietro se non chi smette di provare a farcela. Sarà anche per questo che quando uno dice che ha giocato nei Rams l’interlocutore risponde:”Is enough!”