Qualcosa di utile.

Finalmente un corso che le federazioni avrebbero dovuto fare molto, ma molto tempo fa. Accogliamo comunque positivamente la partenza del primo corso per dirigenti. Nella nostra visione di federazione quello che oggi la FIF fa è esattamente quello che secondo noi dovrebbe essere un imperativo per una federazione: insegnare ai dirigenti a pescare e non regalargli un pesce di nascosto come era consuetudine fare. I dirigenti devono imparare a cercarsi sponsor, a sapere come gestire da un punto di vista fiscale una società, devono conoscere delle regole di base che oggi una qualsiasi società anche dilettantistica deve applicare. Il dare per scontato che uno per il solo fatto che si qualifica come dirigente rutigliano-spiega1o presidente di una associazione sia a conoscenza di quanto le norme prevedono, si è dimostrato nei fatti e nel tempo una pia illusione. Come si fa a depositare un marchio, quanto costa, che vantaggio se ne può avere, perché bisogna iscrivere la società nel registro del CONI, come fare un comunicato stampa e come redigere uno statuto, di queste e molte altre cose si parlerà oggi a Brescia, grazie alla iniziativa voluta dai Bengals e immediatamente sposata dalla FIF. Condividiamo anche la scelta di aprire i seminari anche a dirigenti di squadre di FIDAF. Solo da persone preparate, ovunque esse siedano possiamo aspettare quel salto di qualità che tutti a parole aspirano a fare. A questo proposito molti mi hanno sollecitato a prendere posizione su quanto sta succedendo in Fidaf. Il mio unico pensiero è il dispiacere nel vedere alcune squadre che non parteciperanno al campionato, malgrado l’entusiasmo che i loro giocatori avevano dimostrato. Conosciamo troppo poco le varie situazioni per esprimere un parere, registriamo solo con rammarico queste nuove defezioni al campionato di Fidaf. Auguriamo a queste società di sapersi riorganizzare per poter di nuovo cimentarsi nel nostro sport, siamo disponibili ad aiutarle per quanto possiamo, a prescindere da quale federazione intenderanno frequentare. Diversa la situazione Doves, premesso che non ci piace imbarcare chi sceglie FIF, non per condivisione di ideali, ma perché si trova senza alternativa, se vuole giocare a buon livello, siamo comunque disponibili pur di consentire ai loro giocatori di poter comunque disputare un campionato e ad inserirli nel nostro, purché la cosa non danneggi le squadre che aspettano l’uscita dei calendari. Per cui credo che entro lunedì o i Doves, o la società nuova che i giocatori rimasti, andranno a costituire, regolarizza la sua posizione in FIF, o comunque entro martedì i calendari debbano uscire. Credo che sia corretto operare per non perdere nessuna società di football, ma sia anche corretto non danneggiare chi per tempo ha saputo cosa fare e dove farlo. Questo senza entrare in qual si voglia giudizio di merito, non conoscendo i fatti e le carte in quanto su tutta la vicenda vige, come è solito fare da parte di FIDAF, il massimo segreto all’esterno. Credo che sarebbe utile da parte di Fidaf spiegare quanto è successo e in tempi brevi prendere provvedimenti pubblici contro chi ha sbagliato, se ha sbagliato, non si può tollerare che gli errori di uno ricadano su tutti i giocatori di una franchigia senza che questi paghi, se ciò è quello che accaduto, altrimenti che si prendano provvedimenti su chi, una volta tanto che dei quotidiani parlano di football, senza che la Fidaf li debba pagare, gli si faccia dire cose, che certamente non fanno uscire il football americano come un bell’esempio di organizzazione.
Comunque mi sono ripromesso, pur riconoscendo l’esistenza di Fidaf, di non entrare in polemica con il loro operato, ma di limitarmi a parlare di quanto fa e farà la FIF ed i Rams.
Aspettiamo dunque l’uscita dei nostri calendari e intanto plaudiamo all’iniziativa dei Bengals e della FIF a favore dei dirigenti, propri e non, delle società di football.