Ho cercato di analizzare la partita con il massimo della calma, ma anche dopo due giorni non riesco a non pensare come stiamo per rivivere le emozioni e la crescita alla quale assistemmo negli anni ‘80. Una partita ben giocata, corretta, davanti ad un pubblico estremamente numeroso che si è divertito, due squadre con una età media di vent’anni, due roster adeguati, uno speaker, d’eccezione, che ha ben spiegato ai molti neofiti l’andamento del gioco e ha saputo trasmettere la propria passione, ad un pubblico che mano a mano che capiva le dinamiche, partecipava con un tifo festoso e corretto, sfociato con un caloroso e lungo applauso alle due squadre alla fine. Una crew arbitrale che è riuscita a non far notare la loro presenza indispensabile, fischiando con discrezione quello che vedevano, ma lasciando
che il gioco espresso dalle squadre e i giocatori fosse il protagonista. Le Green Cheer che venivano coinvolte a tifare durante la partita, in cui pochi erano gli spazi vuoti, ma che si impegnavano con professionalità nell’intervallo ad intrattenere il pubblico mentre tirava il fiato dalle emozioni che l’alternanza del risultato suscitava, con pregiate coreografie. Nessun infortunio significativo, segno delle buone condizioni fisiche delle due squadre, malgrado il terreno del Vigorelli, come ormai denunciato da tempo, non sia più idoneo per ospitare un evento sportivo, e malgrado la prima vera giornata calda di questa primavera. Tutto questo a dimostrazione che si può offrire un bello spettacolo investendo i pochi soldi a disposizione delle società, nella crescita dei nostri ragazzi invece di regalare ben retribuite vacanze ad americani...
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